Mai più estranee
No more strangers

Progetto realizzato grazie al contributo della Regione Toscana - Progetto di orientamento socio-sanitario  rivolto alle donne straniere residenti in Casentino 

Il progetto si pone l’obiettivo di far sì che le donne straniere residenti in Casentino (AR) possano aver  accesso ai servizi sanitari ospedalieri in maniera consuetudinaria; preciso obiettivo di tale progetto è la diminuzione dei costi della medicina di urgenza e la possibilità di attuare un monitoraggio continuo delle malattie grazie ad una prevenzione specifica, attiva e consapevole.  

Lo scopo del progetto è quello di raggiungere un generale miglioramento delle condizioni di salute delle  donne straniere grazie ad un’aumentata consapevolezza delle malattie, della prevenzione e della cura.L’idea nasce dalla constatazione che a livello locale e provinciale si verifica un accesso improprio ai servizi sanitari di urgenza (come il pronto soccorso) e soprattutto si registra una mancanza di informazioni relative all’igiene e alla prevenzione di malattie, in particolare infettive. La tendenza ad un utilizzo non adeguato della proposta sanitaria interessa soprattutto la popolazione straniera femminile, in particolare per quanto riguarda la sfera della salute materna, riproduttiva, dei bambini e, non da ultima, la violenza domestica. Nello specifico, la condizione delle donne straniere residenti nel territorio si rivela essere critica, non solo socialmente, ma anche e soprattutto a livello di indicatori di salute: sono infatti le straniere a soffrire maggiormente di problemi quali parto prematuro e basso peso alla nascita, e a ricorrere in percentuale maggiore alle interruzioni volontarie di gravidanza. A questo disagio è opportuno far fronte immediatamente attraverso modalità ben precise, che investano competenze e tempo nel formare le stesse donne e nel portarle a conoscenza della prevenzione.

Tahomà vuole: Porsi come luogo fisico di incontro tra donne appartenenti alle comunità straniere del territorio casentinese. Offrire alle donne straniere una formazione che potrà renderle più consapevoli ed in grado di raggiungere una propria autonomia nell’accesso ai servizi sanitari. Creare, con e per la ASL del territorio, un valido punto di riferimento per problemi di mediazione linguistica e culturale nel rapporto medico-paziente. Formare delle mediatrici culturali precedentemente individuate durante ifocus group. Ripetere i cicli di incontri formativi per permettere un confronto anche con le nuove utenze straniere da poco stabilitesi sul territorio.

Durante tutto il ciclo dei focus group alle donne partecipanti verrà comunicato che le operatrici potranno essere disponibili per un aiuto integrativo. All’inizio della formazione verrà fatta una presentazione ufficiale dello Sportello d’ascolto e si illustreranno i servizi che questo offre: accompagnamento ai presidi sanitari, aiuto nella prenotazione di esami, mediazione, consulenza legale gratuita. Il fine dello sportello è quello di permettere alle donne di andare oltre la diffidenza verso il medico e oltre la propria interpretazione della patologia (spesso influenzata da credenze e tradizioni).

Il progetto mira a raggiungere, in qualità di beneficiario indiretto, anche le ASL. A causa del recente e consistente fenomeno migratorio infatti, il personale medico delle aziende sanitarie locali, si è trovato a fronteggiare situazioni problematiche dovute a barriere linguistiche, culturali e diffidenze dovute ad approcci alla medicina completamente distanti. Gli operatori dell’associazione Tahomà, durante gli accompagnamenti dei richiedenti asilo ospitati presso i propri CAS alle visite mediche, hanno riscontrato difficoltà di comunicazione con il personale delle ASL. La difficoltà risiede, in primis, nell’incontrare visioni del corpo, della salute e del senso della cura molto distanti dall’approccio medico occidentale. A tale proposito Tahomà individua un possibile aiuto alla ASL nella figura del mediatore culturale che sarà di sesso femminile e che faciliterà ai pazienti stranieri la comprensione del sistema sanitario e fortificherà la loro fiducia verso il personale medico (che, ad oggi, riscontra enormi difficoltà nel dialogare coi pazienti stranieri).


Project realized thanks to the contribution of the Tuscany Region - Socio-health orientation project aimed at foreign women residing in Casentino

The project aims to ensure that foreign women residing in Casentino (AR) can have access to hospital health services in a customary manner; the precise objective of this project is the reduction of the costs of emergency medicine and the possibility of carrying out continuous monitoring of diseases thanks to specific, active and conscious prevention.

The aim of the project is to achieve a general improvement in the health conditions of foreign women thanks to an increased awareness of diseases, prevention and treatment.The idea arises from the observation that improper access occurs at local and provincial level. to emergency health services (such as first aid) and above all there is a lack of information on hygiene and the prevention of diseases, especially infectious ones. The tendency to inadequate use of the health care proposal mainly affects the foreign female population, in particular as regards the sphere of maternal, reproductive and children's health and, last but not least, domestic violence. Specifically, the condition of foreign women residing in the area turns out to be critical, not only socially, but also and above all at the level of health indicators: it is in fact foreigners who suffer most from problems such as premature birth and low birth weight, and to resorting to voluntary termination of pregnancy in a higher percentage. This discomfort should be dealt with immediately through very specific methods, which invest skills and time in training the women themselves and in bringing them to the knowledge of prevention.

Tahomà wants: To be a physical meeting place between women belonging to foreign communities in the Casentino area. Offer foreign women training that will make them more aware and able to achieve their own autonomy in accessing health services. To create, with and for the local ASL, a valid point of reference for linguistic and cultural mediation problems in the doctor-patient relationship. To train cultural mediators previously identified during the ifocus group. Repeat the cycles of training meetings to allow a comparison also with the new foreign users who have recently established themselves in the area.

During the whole cycle of focus groups, the participating women will be informed that the operators will be available for additional help. At the beginning of the training, an official presentation of the Listening Desk will be made and the services it offers will be illustrated: accompaniment to health facilities, help in booking exams, mediation, free legal advice. The purpose of the help desk is to allow women to go beyond distrust of the doctor and beyond their own interpretation of the pathology (often influenced by beliefs and traditions).

The project aims to reach, as an indirect beneficiary, also the ASLs. In fact, due to the recent and significant migratory phenomenon, the medical staff of the local health authorities found themselves facing problematic situations due to linguistic and cultural barriers and mistrust due to completely distant approaches to medicine. The operators of the Tahomà association, during the accompaniment of asylum seekers hosted at their CAS to medical examinations, encountered difficulties in communicating with the staff of the ASL. The difficulty lies, first of all, in meeting visions of the body, health and the sense of care that are very distant from the Western medical approach. In this regard, Tahomà identifies a possible help to the ASL in the figure of the cultural mediator who will be female and who will facilitate the understanding of the health system for foreign patients and will strengthen their trust in medical personnel (who, to date, encounter enormous difficulties in dialogue with foreign patients).

Indirizzo

Sede Legale:
Bibbiena, Via Federico Fellini 2
Sede Operativa:
Bibbiena, Via del Tannino 2 

Contatti

associazione.tahoma@gmail.com
associazione.tahoma@pec.it
347 1005253
338 8825077

P.IVA e Codice Fiscale

Partita IVA: 02245100512
Codice Fiscale: 92084350518

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