Progetto Fami P.A.C.A. “La casa di Adama”

Nel 2020 il Ministero dell’Interno ha approvato nell’ambito del “Fami 2014-2020, potenziamento del sistema di prima e seconda accoglienza - realizzazione di percorsi individuali per autonomia socio-economica”, il progetto “P.A.C.A. –Persone autonome comunità accoglienti” progetto presentato in rete con altre associazioni del territorio, tra cui Oxfam Intercultura, per la realizzazione di progetti di integrazione e coesione sociale. Il cuore del progetto è rappresentato dai percorsi di empowerment, mirati a promuovere l’autonomia abitativa e lavorativa, oltre a favorire attività di integrazione e aggregazione sociale. Queste iniziative sono condotte in sinergia con le comunità locali, coinvolgendo attivamente i territori tra Arezzo, Casentino e gran parte della provincia di Arezzo, al fine di favorire l’integrazione e l’inserimento socio-culturale della persona nel contesto di riferimento.      

Il progetto era rivolto a titolari di protezione internazionale, sia singoli individui che nuclei familiari. Per la presa parte era richiesto che i partecipanti avessero lasciato i circuiti di accoglienza, come i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), i Sistemi di Accoglienza e Integrazione (SAI, ex SPRAR), i Corridoi Umanitari e i Centri Governativi di prima accoglienza, da non più di 18 mesi. È importante sottolineare che la partecipazione alle attività del progetto è sempre stata completamente gratuita.

 

Il progetto offriva una serie di servizi pensati per favorire l’autonomia abitativa. Tra questi, l’orientamento ed il supporto nella ricerca alloggiativa o di soluzioni abitative alternative, come percorsi di housing/cohousing e accoglienza in famiglia. Inoltre, venivano forniti strumenti per la gestione dell’economia domestica ed assistenza nell’accesso ai contributi per la casa.

 

Per quanto riguarda l’inserimento lavorativo, il progetto offriva supporto nella ricerca attiva di lavoro, azioni di orientamento e laboratori specifici, come corsi di italiano per il lavoro, informatica per il lavoro e bilancio delle competenze. Sono state anche offerte opportunità di formazione e consulenza perchi desiderasse avviare un’attività in proprio.

 

Infine,per promuovere l’aggregazione sociale nella comunità, sono stati previsti laboratori interculturali, attività di esplorazione del territorio ed eventi di quartiere, oltre a iniziative per l’inclusione scolastica e attività ludico-ricreative. In questo modo, il progetto si è proposto di favorire un’integrazione attiva e positiva dei partecipanti nella società.

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